Andrea A. Ianniello
Alcune note di uno scritto apocrifo di Tommaso d'Aquino sull'alchimia
pg 117 – formato 16 x 24
ISBN 979-12-80312-00-6
€ 12,00
Il Medioevo, per quanto non sia più ormai considerato meramente un'età "oscura", rimane però abbastanza poco capito: è difficile che un moderno possa davvero accettare che le categorie stesse per mezzo delle quali s'inquadrava la realtà, non fossero come quelle oggi dominanti. Nella questione della "magia" tra Medioevo ed evo antico – periodizzazioni convenzionali – si sceglie poi una questione assai più specifica: quella degli apocrifi di san Tommaso d'Aquino dedicati all'alchimia, scienza, quest'ultima, che l'Aquinate dovette comunque conoscere, per lo meno in maniera indiretta (tramite Alberto Magno, suo "magister"), e della quale non aveva una cattiva opinione, tutto sommato. Va considerato che – dopo la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo – nasce il cosiddetto "occultismo" moderno, cioè tutto quanto viene rifiutato dalla scienza moderna. Il problema è che il termine "occultismo" ha, di fatto, posto assieme cose che, in altra epoca, non sarebbero state considerate congruenti o simili, ma questa è la situazione che si è venuta infine a creare nel mondo. In relazione a ciò, vi è la possibilità di spaziare su temi più vasti, ma soltanto nella Bibliografia ragionata.