Il 1º marzo 1773 moriva a Caserta, nell'umile casa
del quartiere Santella, Luigi Vanvitelli celebrato artefice di una Reggia
Patrimonio dell'Umanità. Cinquant'anni dopo, nel 1823, il nipote Luigi
scriveva la prima biografia dell'Architetto reale. Da allora, fiumi di parole per raccontare e commentare il notevole e multiforme ingegno di Vanvitelli, mentre assai meno attenzione è stata riservata all'uomo Vanvitelli,
alla sua vita privata. Cosicché capita che, di solito, sue biografie si
perpetuano importanti lacune informative come, ad esempio, quella sulla casa
casertana, in cui visse e morì, con un finestrino che, affacciando sulla
contigua chiesa, gli dava tanto comodo fisico che spirituale, per quanto
talvolta perfino negato, oppure sulle più probabili cause della morte.
Quindi, giusto dopo 200 anni da quella prima biografia, si è ritenuto doveroso colmare almeno queste lacune a parziale risarcimento di una non sempre puntuale riconoscente
memoria di Vanvitelli ed anche come contributo non effimero alla celebrazione
del 250º anniversario della sua morte. A tal fine, è stato costituito un gruppo
di lavoro cosicché i diversi saperi e competenze, profusi dai componenti, con sinergico impegno e
tanta passione, hanno consentito non solo di colmare le suddette lacune ma
anche di acquisire ulteriori inedite informazioni sulla vita privata di Luigi
Vanvitelli, sulla storia urbanistica del quartiere Santella che, per essere così vicino al Gran
Cantiere della Reggia, è stato fortemente coinvolto nella sua storia restandone
intriso e perfino su una misconosciuta sua abitazione in Napoli, peraltro interessantissima
per tanti aspetti oltre che per essere di livello decisamente superiore a
quelle fino ad allora abitate dall'Architetto reale. Tutto ciò contribuisce efficacemente
ad una conoscenza più approfondita e per molti versi inedita sia del
personaggio Vanvitelli che di quella particolare realtà socio-ambientale del '700
in cui egli visse.
Autori: Nando Astarita - Andrea Basile - Antonio Della
Valle - Fabrizio Fusco – Lucia Giorgi - Grazia Pota - Giuseppina Torriero Nardone